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L'imposta sulle successioni (e sulle donazioni) ha avuto, non solo nel nostro paese, vicende complicate. Introdotta alla fine del XIX secolo, ha trovato in seguito collocazione stabile nei sistemi tributari, salvo subire, negli ultimi due decenni, interventi di ridimensionamento o abolizione. Da sempre oggetto di una discussione ampia e divisiva tra favorevoli e ostili, recentemente è stata riproposta con forza nel dibattito politico sulla distribuzione del reddito e della ricchezza. Qui gli autori illustrano le numerose sfaccettature di una imposta controversa: dai presupposti alle condizioni di realizzazione, dalle possibili modalità agli effetti economici e agli atteggiamenti collettivi prevalenti. Se ne discute il potenziale, che trae forza da nuovi obiettivi (tra cui quello distributivo) ma che incontra anche nuovi vincoli (opinioni pubbliche tendenzialmente ostili, scarso sostegno politico, possibili fughe di capitali): nel complesso ne emerge una nuova difesa che, con opportune precisazioni, rende questa imposta di nuovo attuale.